Konko si prende la Lazio
A parte Klose e Cisse, c’era grande curiosità per scoprire gli altri nuovi giocatori della Lazio. Promosso Konko, stesso discorso per Bizzarri, che non è un acquisto ma era all’esordio. Rimandato Lulic, entrato nel finale per sostituire Mauri.
E’ piaciuto il francese al debutto. Si conosceva il suo valore, non erano in discussione le qualità, ma le perplessità riguardavano il rendimento e l’infortunio arrivato nei primi giorni di ritiro. Negli ultimi tre anni l’ex laterale del Genoa e del Siviglia non ha mai giocato con continuità. Ora serviranno le conferme, dovrà continuare così, godendo di buona salute e crescendo di condizione. Konko ha dimostrato spinta, ottima tecnica, personalità quando viene fuori dal guscio. E’ stato un esterno da 3-5-2, ha giocato a centrocampo. Qualcosa ha sofferto nella fase difensiva, soprattutto negli ultimi venti minuti. Ma il Milan spingeva e lui era calato dal punto di vista atletico. Non giocava una partita intera da cinque mesi: l’ultima risaliva al 10 aprile ( Juve- Genoa 3- 2) ed era stata anche l’unica occasione, da quando era tornato in Liguria, a non essere stato sostituito. Un segnale incoraggiante.
LULIC –Reja non lo vede esterno di difesa. Lo considera un centrocampista. Ad essere pignoli, l’intervento migliore a San Siro il bosniaco lo ha fatto da terzino: bravissimo nella diagonale che gli ha permesso di anticipare Cassano e spazzare di destro il pallone dall’area, evitando un gol quasi fatto. Su quell’azione, il Milan avrebbe potuto vincere la partita. In dieci minuti da ala sinistra ha fatto vedere un passo da quattrocentista e ha litigato moltissimo con il pallone. Ha una buona corsa, dovrà prendere coraggio e confidenza. Andrà aspettato e per le valutazioni occorre prudenza. Magari tra sei mesi o un anno si scoprirà che la Lazio ha acquistato un giocatore interessante. I dubbi riguardano il ruolo e la collocazione tattica. Forse sarebbe ideale per il 3- 5- 2, come giocava con lo Young Boys. In realtà Reja aveva chiesto un terzino di ruolo che potesse diventare il vice di Radu. Da Garrido a Zauri, passando per Scaloni, in troppe partite importanti negli ultimi mesi la Lazio ha sofferto in quella zona di campo.
BIZZARRI –Per chiudere un applauso meritatissimo al portiere argentino, che ha atteso due anni l’esordio in A con la Lazio. E’ ancora quello che a Catania era diventato uno dei migliori numeri uno del campionato. A San Siro ha dato un segnale fortissimo e garantito Reja in caso di necessità. Ora toccherà a Marchetti, scelto come titolare ed erede di Muslera, prendere e dominarela scena.
Fonte: Il Corriere dello Sport
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